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ANCONA - Si è conclusa la terza edizione del progetto "Educhiamo Insieme alla Legalità", avviato a settembre dello scorso anno. L’iniziativa, realizzata dalla Questura di Ancona in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, ha coinvolto studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Ancona e provincia.
Durante gli incontri, i poliziotti della Questura e dei Commissariati distaccati hanno affrontato temi attuali come la droga, il bullismo e il cyberbullismo, il disagio giovanile, la violenza di genere e la sicurezza stradale. Molti degli agenti intervenuti hanno condiviso esperienze concrete di vite rovinate dall’abuso di sostanze stupefacenti e dall’uso improprio dei "social media", ma anche storie di riscatto sociale. Gli episodi hanno evidenziato il ruolo sinergico delle Forze dell’Ordine e delle scuole, anche grazie alla costante presenza dei cinofili all’ingresso degli studenti e durante le pause, svolgendo un’importante attività preventiva.
Da settembre ad oggi si sono tenuti quasi cento incontri nei vari plessi scolastici, coinvolgendo oltre 2.500 studenti per il terzo anno consecutivo.
Particolare attenzione è stata rivolta ai bambini delle classi quinte delle scuole primarie, che si preparano al passaggio alla scuola secondaria di primo grado. Gli incontri specifici per loro miravano a favorire l’inclusione, la cittadinanza attiva e la legalità nel quotidiano, avvicinandoli alla figura del poliziotto, visto come un amico sempre disponibile al servizio della comunità per qualsiasi problema o difficoltà. Inoltre, durante gli incontri, i giovani e giovanissimi sono stati sensibilizzati a parlare e raccontare sempre le proprie difficoltà a insegnanti e genitori, soprattutto nella difficile fase dell’adolescenza, dove spesso si trovano di fronte a modelli di riferimento negativi e fuorvianti.
Il Questore Capocasa ha sottolineato l’importanza di contribuire all’educazione, al rispetto delle regole e alla conoscenza dei valori della Costituzione, ma anche di proporre agli insegnanti e ai genitori momenti di riflessione per formare i cittadini di domani. Ha menzionato fenomeni di devianza vicini ai giovani come il bullismo, il cyberbullismo, l’educazione stradale e l’uso consapevole di internet e dei "social media". "La scuola è l’architrave sul quale poggia la società e questo modo di esserci sempre della Polizia di Stato", ha affermato il Questore. L’appello rivolto agli studenti è "a non girarsi dall’altra parte, ma quello di essere i lampioni sulla strada della legalità".