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ANCONA - Antonio Calosci, in arte Anthony McHalosh, torna a Magazzino Muse con la mostra fotografica "Trame di luce tra presenze e assenze (sguardi e paesaggi sospesi nella memoria)". L’esposizione sarà inaugurata sabato 31 maggio alle 18 nella Galleria d’Arte di Via degli Aranci 1/F.

Maria Antonietta Scarpari, direttrice di Magazzino Muse, ha espresso il suo entusiasmo per il ritorno di Calosci, la cui precedente mostra a settembre ha riscosso un grande successo. "È un gradito ritorno, la sua scorsa mostra di settembre era stata particolarmente apprezzata e abbiamo voluto ospitarlo nuovamente con un’iniziativa diversa", ha dichiarato Scarpari.

Calosci ha spiegato che l’iniziativa è nata quasi per caso, ma affonda le radici in un progetto iniziato molti anni fa. Quello che inizialmente era un insieme di "semplici appunti di viaggio", si è evoluto in una meticolosa pianificazione di ogni dettaglio.

Le fotografie in mostra ritraggono paesaggi suggestivi come il parco americano di Yosemite, la Monument Valley e il foliage del Vermont, per cui l’autore ha intrapreso viaggi avventurosi seguendo le indicazioni di esperti americani. Non mancano scene di vita quotidiana e antichi mestieri, come un anziano affacciato da un circolo cittadino o un lustrascarpe al lavoro, e una rievocazione storica dei film di John Ford.

"Quando possibile, l’illuminazione è stata pensata, studiata, attesa", ha sottolineato Calosci, aggiungendo che "la parola d’ordine è pianificazione, nulla è lasciato al caso". Alcune immagini sono frutto di una ricerca cromatica precisa, con una scelta accurata dei periodi dell’anno e degli orari per ottenere atmosfere quasi monocromatiche, capaci di evocare forti emozioni.

Il fotografo ha concluso con una citazione di Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo", un principio che cerca di applicare sia nella fotografia che nella sua professione di violinista. Questa bellezza è ciò che desidera portare a Magazzino Muse, come antidoto alla violenza e alla solitudine.

L’artista

Antonio Calosci è professore ordinario di violino presso il Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro e ha insegnato anche al Conservatorio "T. Schipa" di Lecce. È ingegnere del suono con incarichi presso emittenti radiofoniche nazionali come Rai e Mediaset.

Ha completato i suoi studi musicali presso i Conservatori statali di Musica San "Pietro a Majella" di Napoli e Santa Cecilia di Roma, perfezionandosi con maestri come L. Gamberini e V. Spivakov. Come membro del quartetto d’archi "Sine nomine", ha partecipato a numerose tournée internazionali.

Per anni è stato parte delle orchestre del Teatro dell’Opera di Roma e dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. È stato violino solista di varie orchestre d’archi, curando in particolare l’integrale dei concerti grossi di Alessandro Stradella (registrati per Rai 3), Corelli e Geminiani (incisi per Erato).

Dal 1990 si è dedicato allo studio e alla diffusione delle opere di Mozart, partecipando a importanti rassegne concertistiche in Europa, Canada, USA e Australia. Dal 2012 ha ripreso l’attività concertistica collaborando con la pianista Annamaria Cavalazzi.

Parallelamente, ha ricoperto importanti ruoli artistici come fotografo, pubblicando su riviste come PlayBoy americana (1985-2007), Geo (1987-2000) e cataloghi per "La Perla", Malizia e Yamamay. Dal 1996 al 2006 ha anche collaborato come ingegnere del suono con Radio Rai e Mediaset.

Informazioni utili

La mostra sarà visitabile dal 31 maggio al 15 giugno, dal giovedì alla domenica. Negli altri giorni è possibile visitarla su prenotazione chiamando il numero 3396711190. L’ingresso è gratuito.

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