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ANCONA - Una nuova applicazione promette di rendere i cittadini marchigiani protagonisti nel salvare vite in caso di arresto cardiaco. Si chiama "DAE Marche" ed è stata presentata oggi presso la sede della Regione Marche. Questa app innovativa permette ai cittadini registrati come "DAE First Responder" di ricevere una notifica immediata sui propri smartphone in caso di un possibile arresto cardiocircolatorio nelle vicinanze. Con un semplice tocco sullo schermo, chi è disponibile può attivarsi per intervenire.
"Con questa App – ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - promuoviamo la realizzazione di una vera e propria rete salvavita che coinvolge attivamente i primi soccorritori attraverso la tecnologia. Si tratta di un lavoro straordinario che consente di utilizzare i defibrillatori in condizioni di emergenza e che mette insieme le associazioni di volontariato, il sistema sanitario pubblico ed i cittadini che sanno utilizzare questi strumenti".
"DAE Marche", sviluppata dal Settore Sistema Integrato delle Emergenze dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS), offre una mappa geolocalizzata dei defibrillatori semiautomatici (DAE) presenti sul territorio regionale e permette di allertare i First Responders. Questi sono cittadini che, dopo essersi registrati sull’app, possono indicare la propria disponibilità a intervenire se si trovano nei pressi di un’emergenza. Una volta allertato e sotto la guida della Centrale Operativa 118, il First Responder individua il DAE più vicino e inizia le manovre di rianimazione cardiopolmonare in attesa dell’arrivo dei soccorsi sanitari.
Chiunque abbia seguito un corso di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD) o si sia informato tramite l’e-learning integrato nell’app, può registrarsi come First Responder. L’app, integrata con le Centrali Operative 118, guida i cittadini sia al DAE più vicino che al luogo dell’evento, fornendo istruzioni passo dopo passo per il primo soccorso.
La professoressa Flavia Carle, direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS), ha sottolineato come "l’arresto cardiaco è una patologia ’tempo-dipendente’, e proprio per questo l’aiuto dei cittadini può risultare decisivo. Dare a ogni cittadino la possibilità concreta di salvare una vita rappresenta un passo fondamentale verso una società più sicura e solidale".
Andrea Fazi ha illustrato il funzionamento dettagliato dell’app, evidenziando che nelle Marche sono censiti circa 2500 DAE e che, dal 2018 ad oggi, sono stati formati 73 mila soccorritori. L’app permette anche ai cittadini di registrare nuovi DAE e segnalare eventuali malfunzionamenti, contribuendo a mantenere efficiente il sistema.
Ogni anno, una persona su mille è colpita da arresto cardiaco. Un intervento immediato con un defibrillatore entro 3-5 minuti può aumentare le possibilità di sopravvivenza del 50-70%. Senza un intervento rapido, le chance di sopravvivenza diminuiscono del 10-12% per ogni minuto che passa.
Come funziona l’app "DAE Marche":
In caso di emergenza, i presenti chiamano il 112.
Il 112 allerta la Centrale Operativa 118 e, contemporaneamente, invia un’allerta al sistema DAE Marche.
L’allerta viene ricevuta dagli smartphone dei First Responders più vicini.
I First Responders disponibili accettano l’emergenza e vengono guidati tramite l’app al DAE più vicino e poi al luogo dell’evento, sotto la guida del 118.
I First Responders possono iniziare le manovre rianimatorie, sempre guidati dal 118, in attesa dei soccorsi sanitari.
Per diventare First Responder è sufficiente scaricare gratuitamente l’app da Play Store e Apple Store e registrarsi. La formazione BLSD è raccomandata ma non obbligatoria; l’app offre una sezione e-learning con le tecniche di primo soccorso.
La campagna informativa per promuovere l’app sarà diffusa attraverso i canali social istituzionali e materiale divulgativo distribuito capillarmente sul territorio, coinvolgendo enti sanitari, centri di formazione, associazioni di volontariato, scuole, forze dell’ordine e altri attori strategici.
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