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ANCONA - È stato firmato il memorandum operativo tra la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza. L’obiettivo dell’intesa, siglata dalla procuratrice Monica Garulli e dal comandante provinciale, generale di brigata Carlo Vita, è quello di "assicurare la più ampia efficacia" ai provvedimenti di confisca dei patrimoni illeciti, proteggendo così il "superiore interesse pubblico".

L’accordo ha portato alla creazione di un "Tavolo Tecnico di approfondimento e di analisi", composto da rappresentanti delle due istituzioni. Il gruppo si occuperà di analizzare le situazioni in cui i provvedimenti di confisca, disposti o non eseguiti, o eseguiti solo parzialmente, non hanno trovato piena applicazione.

Nello specifico, la Guardia di Finanza avrà il compito di svolgere un’analisi approfondita della situazione patrimoniale dei condannati. Gli accertamenti riguarderanno la titolarità di beni, anche per interposta persona o entità giuridica, al fine di garantire l’esecuzione dei provvedimenti di sequestro e confisca nelle sue varie forme, "diretta", "per equivalente" e "per sproporzione".

L’iniziativa, che rafforza la già collaudata collaborazione tra Procura e Guardia di Finanza, mira a potenziare l’azione congiunta di contrasto alla criminalità economica e organizzata. L’obiettivo, come sottolineato, è quello di aggredire le ricchezze illecite per restituire alla collettività i patrimoni accumulati nel tempo dalle organizzazioni criminali.

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