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ANCONA - Una svolta arriva nelle indagini sulla clamorosa protesta avvenuta ieri mattina davanti al Tribunale di Ancona. L’autore del gesto, che ha abbandonato una palata di letame all’ingresso di Palazzo di Giustizia, è stato identificato. L’uomo ha agito a volto scoperto ed è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza esterne, le cui immagini sono già state acquisite dalla polizia giudiziaria interna al tribunale.
Insieme allo sterco, erano stati rinvenuti tre volantini pieni di insulti rivolti a diversi magistrati e con riferimenti al tribunale di Venezia. La Procura ha già aperto un fascicolo per procedere con gli accertamenti, al momento senza un’ipotesi di reato specifica e senza indagati.
Le indagini proseguiranno e gli atti verranno poi trasmessi alla Procura de L’Aquila, competente per territorio quando i fatti coinvolgono magistrati del capoluogo dorico. I giudici e i pubblici ministeri citati nelle offese, alcuni dei quali non più in servizio, potranno sporgere denuncia per diffamazione. Tra i reati presi in considerazione si valuta anche il vilipendio, vista la presenza di frasi come "Viva l’Italia, Repubblica delle banane".