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MORRO D’ALBA - Ancora una volta, ignari residenti di Morro d’Alba sono rimasti vittime di una truffa. Una società di erogazione di servizi elettrici ha recapitato loro bollette salate, arrivando quasi a 500 euro, per contratti di fornitura mai attivati. Le richieste di pagamento includevano ingiunzioni per canoni non versati e la minaccia di un ulteriore aggravio del debito in caso di mancato adempimento.
A portare il caso all’attenzione dei carabinieri della Stazione di Morro d’Alba sono stati i familiari di un uomo deceduto 10 anni fa. Di fronte all’ingiunzione, la loro preoccupazione e il loro sospetto sono stati immediati e giustificati. I militari dell’Arma hanno prontamente avviato le indagini, riuscendo a risalire a un procacciatore di affari campano, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo avrebbe attivato una nuova utenza senza alcun consenso, intestandola al defunto e incassando la relativa provvigione sul contratto.
Ne è conseguita una denuncia per sostituzione di persona a carico del responsabile. Sono in corso ulteriori accertamenti per comprendere l’entità di questo giro di "bollette pazze" e prevenire che altre persone possano cadere nella stessa truffa.
Purtroppo, episodi simili sono all’ordine del giorno. Spesso iniziano con una semplice telefonata da un call center, finalizzata a ottenere al telefono informazioni personali o un semplice "sì" da registrare, che viene poi utilizzato come un’espressione di consenso – spesso inconsapevole – per l’attivazione di nuovi contratti.
È fondamentale diffidare da proposte telefoniche o contatti di operatori commerciali sconosciuti e, in caso di sospetto, rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine, contattando il numero unico di emergenza 112.
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