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ANCONA - Il candidato presidente della Regione Marche lancia un allarme sullo stato della sanità in questa estate. La guardia medica di Ancona è rimasta chiusa domenica scorsa, costringendo gli utenti a rivolgersi ad altre strutture della zona.

"Quanto accaduto nel weekend ad Ancona, con la guardia medica chiusa", ha commentato l’europarlamentare dem e candidato presidente delle Marche Matteo Ricci, "è uno scandalo dovuto alla crisi in cui versa la sanità marchigiana, dove a pagarne le spese sono i cittadini ed il personale sanitario. Lo stesso era successo anche a Civitanova, Trodica e Recanati, senza alcun preavviso dove, in quel caso, una donna si è dovuta recare fino all’ospedale di Macerata per un certificato".

"Ad Ancona, invece", ha riferito Ricci, "una bambina con febbre alta è rimasta senza assistenza per ore, costringendo i genitori a rivolgersi ai Carabinieri e a spostarsi fino a Falconara, trovando, in fila con loro, altri pazienti arrivati da chilometri di distanza. Questi episodi non sono eccezioni, sono la conseguenza di una gestione fallimentare da parte della giunta Acquaroli: medici in fuga, turni scoperti e totale mancanza di comunicazione ai cittadini. La sanità pubblica è un diritto fondamentale e non può ridursi a un servizio a singhiozzo. Serve un cambio di passo immediato: più risorse, più attenzione al territorio, più rispetto per chi lavora e per chi ha bisogno di cure".

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