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ROMA - Un sospiro di sollievo per i lavoratori di Beko Europe a Fabriano. Dopo mesi di tensioni e trattative serrate, è arrivata la fumata bianca: un accordo firmato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ridisegna il futuro del colosso degli elettrodomestici nel cuore delle Marche. Presenti al tavolo il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e la sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo, a testimoniare la centralità della questione per il territorio.
L’intesa, ratificata la scorsa settimana da un referendum tra i dipendenti (con un’adesione del 78,6% tra gli operai di Melano e del 58,5% tra gli impiegati), segna una svolta cruciale, limitando drasticamente il numero degli esuberi inizialmente paventati e aprendo la strada a un piano di investimenti da 62 milioni di euro per lo stabilimento di Melano, confermandolo come polo europeo per i piani cottura a gas.
Ma non solo: l’accordo prevede un percorso di uscite volontarie incentivate, allontanando lo spettro di licenziamenti unilaterali e puntando sulla salvaguardia del know-how e della tradizione produttiva italiana. Un successo per il "sistema Italia", come l’ha definito il Ministro Urso, che vede nel Made in Italy il motore propulsivo per la multinazionale in Europa.
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