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ANCONA - Il 2024 è stato un anno positivo per la Cgil Marche, come evidenzia il bilancio sociale presentato ad Ancona. Sono cresciuti gli iscritti (1,8% in più rispetto al 2023, raggiungendo quota 171.582), i lavoratori attivi (4,87%) e gli under 35 (3,4%).

L’organico della Cgil Marche conta 551 unità tra dipendenti e collaboratori, a cui si aggiungono i 190 dipendenti del Caaf. Complessivamente, i dipendenti della Cgil sono 296, di cui il 92% a tempo indeterminato e il 54% donne. La Cgil è presente nelle rappresentanze cittadine di 123 nazionalità e nel 2024 ha sottoscritto 368 accordi, 49 dei quali con Comuni e Province.

Per quanto riguarda le Rsu nel comparto privato, la Cgil raccoglie il 44% dei voti (dati certificati da Itl). Nel pubblico, la Cgil è il primo sindacato in scuola, università e ricerca (33%), e si attesta quasi al 29% in sanità, funzioni centrali e locali (ultime votazioni aprile 2025).

Il patronato Inca ha svolto 119mila pratiche (pensioni, infortuni, malattie professionali), coinvolgendo quasi il 10% dei marchigiani. L’ufficio vertenze ha seguito 7.852 pratiche, recuperando oltre 10 milioni di euro (recupero crediti: 1495, violazioni contrattuali: 580, conteggi: 4984, procedure concorsuali: 793). Il Caaf ha gestito 210.922 pratiche nel 2024, con circa il 18% dei marchigiani che si rivolge alla Cgil per servizi fiscali (730, colf e badanti, successioni).

"Questi dati confermano la crescita e la presenza della Cgil nei luoghi di lavoro – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche -. È stata premiata la nostra linea politica, il rigore, la coerenza e la difesa del potere d’acquisto di salari e pensioni e dei diritti dei lavoratori".

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